FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE
I fattori di rischio sono alcune condizioni che favoriscono l’insorgenza di malattie cardiovascolari su base aterosclerotica: Infarto miocardio acuto, Angina pectoris, Ictus cerebrale, arteriopatia periferica.

Maggiore è il numero dei fattori di rischio, maggiore sarà la possibilità che un individuo vada incontro a una malattia cardiovascolare.
Fattori di rischio cardiovascolare
 
I fattori di rischio si possono dividere in “Fattori non modificabili” e “Fattori modificabili
 
FATTORI DI RISCHIO NON MODIFICABILI:
Sono quelli che non possono essere modificati dalla volontà della persona o da vari tipi di trattamento.
- Sesso maschile è più colpito di quello femminile.
- Età. Il rischio di malattie cardiovascolari aumenta con l’età.
- Razza. Gli Africani, i Popoli dell’Asia del Sud, gli Hawaiani, nativi ed i loro discendenti, hanno una maggiore incidenza di malattie cardiovascolari.
- Storia familiare. Il rischio di malattie cardiovascolari aumenta se nei genitori, fratelli, sorelle si è verificata una malattia cardiovascolare prima dei 55 anni nei maschi, o prima dei 65 nelle femmine.
- Menopausa. Dopo la menopausa, le donne presentano un aumento del rischio cardiovascolare.
 
FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI:
Sono quelli che possono essere trattati, ridotti, controllati.
- Fumo. Smettere di fumare. I non fumatori sono esposti ai rischi derivanti dal fumo passivo.
- Elevata pressione arteriosa (Ipertensione).
Valori ottimali < 135/85 mm Hg
- Diabete
Valori ottimali: Glicemia a digiuno < 126 mg/dl
Nei soggetti normali: Emoglobina glicosilata (A1c) < 6.0 mg/dl.
Nei diabetici: Emoglobina glicosilata (A1c) < 6.5 mg/dl.
- Colesterolo e Trigliceridi
I grassi eccessivi introdotti con la dieta, specie se saturi, contribuiscono alla crescita dei depositi lipidici all’interno delle arterie, quindi alla formazione della placca aterosclerotica. I grassi più importanti sono il colesterolo ed i trigliceridi del sangue.
Colesterolo, valori ottimali:
Colesterolo Totale < 200 mg/dl
Colesterolo LDL: - nei soggetti senza fattori di rischio < 130 mg/dl
- nei soggetti ad alto rischio cardiovascolare < 100 mg/dl (vedi prevenzione >>>)
- nei soggetti portatori di malattie cardiache o vascolari < 70 mg/dl
Colesterolo HDL più alto è, meglio è, comunque > 40 mg/dl
Trigliceridi, valori ottimali:
- nei soggetti senza fattori di rischio < 200 mg/dl
- negli altri soggetti < 150 mg/dl
- Sovrappeso
Valori Ottimali:
normale:BMI 18,5 – 24,9 Kg/m2
sovrappeso:BMI 25 – 29,9 Kg/m2
obesità:BMI > 30 Kg/m2
Circonferenza Addominale:
- Maschi < 100 cm (40 inches)
- Femmine < 90 cm(35 inches)
per i Cinesi, Sud- Asiatici e loro discendenti:
- Maschi < 90 cm (35 inches)
- Femmine < 80 cm (32 inches)
Indice Addome/anche < 1
- Precedenti malattie cardiovascolari o procedure di rivascolarizzazione miocardica, vascolari periferiche.
- Scarsa attività fisica. Eseguire moderata attività fisica aerobica almeno per 30 minuti al giorno.
- Dieta. Preferire la dieta mediterranea, povera di grassi saturi. Ridurre il sale e lo zucchero. Lo scarso consumo di frutta e verdura è un altro fattore di rischio cardiovascolare.
- Consumo eccessivo di bevande alcoliche:
Valori ottimali:
< 100 ml di vino al giorno, oppure
< 350 ml di birra, oppure
< 33 ml di superalcolici.
Non bere a stomaco vuoto. Sostituire gli alcolici con bevande analcoliche o succhi di frutta
- Fattori psico-sociali. La depressione, la perdita occupazionale, la separazione coniugale, il mobbing, lo stress da lavoro influiscono negativamente sul sistema cardiovascolare.
- Disfunzione Erettile. La disfunzione erettile è definita come l'incapacità a raggiungere e/o a mantenere un’erezione sufficiente per condurre un rapporto sessuale soddisfacente. Può essere il primo segno di malattia cardiovascolare.
- Fattori di rischio per l’Ictus cerebrale.
Sono tutti quelli già citati per la cardiopatia ischemica.
Inoltre vi sono alcuni fattori di rischio particolari per l'ictus. Essi sono:

- La Fibrillazione atriale;

- Le cardiomiopatie;

- Lo scompenso cardiaco;

- Gli stati d'ipercoagulabilita, congeniti o acquisiti;

- Le malattie delle valvole cardiache;

- La presenza divalvole artificiali cardiache, soprattutto se meccaniche;

- Le cardiopatie congenite;

- Un pregresso Ictus o TIA
(attacco ischemico transitorio).
 
 
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